da Il DOMANI, 14 giugno 2009

La decisione solidale della Pro Loco del capoluogo di celebrare la consueta ricorrenza della festività del santo in un ambiente dove la sofferenza si tocca con mano

Sant’Antonio all’Istituto Penale Minorenni

I ragazzi hanno realizzato i panetti che sono stati consegnati a margine della cerimonia

Una serie di positive velleità hanno dato luogo ad una suggestiva celebrazione della festa di Sant’Antonio nell’Istituto Penale Minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro. Innanzitutto la decisione solidale della Pro Loco di Catanzaro, presieduta da Pippo Capelluto, di celebrare quest’anno la consueta ricorrenza della festività del santo in un ambiente dove la sofferenza si tocca per mano. Da qui è patita la macchina organizzativa di un evento mai accaduto tra le mura dell’istituzione detentiva minorile della Calabri, diretta da Francesco Pellegrino. Ecco allora l’intenzione di celebrare una Santa Messa, presieduta dal cappellano minorile che porta proprio il nome del santo, Don Antonio Bomenuto. Inoltre i ragazzi dell’Istituto, già esperti nella preparazione del pane a seguito delle attività di laboratorio, sapientemente guidati dalla Bottega del pane di Mario Muleo, hanno realizzato i panetti che sono stati consegnati ai presenti a margine della celebrazione. Infine un’adesione istituzionale e familiare inaspettata, a partire dal dirigente ministeriale Angelo Meli ai magistrati Domenico Blasco e Teresa Chiodo, dall’assessore provinciale Giovanni Merante all’assessore comunale Tommasina Lucchetti, per finire ai componenti della Pro Loco Lello Gregoraci, Antonio Castagna, Nicola Albano, Rosanna Ferrajiuolo, Giulia Zampina e, di certo non ultimi, i minori e le loro famiglie per la prima volta alle prese con la Giustizia in una forma a loro non consueta, accompagnati come sempre da educatori, funzionari e agenti di Polizia Penitenziaria, guidati da un altro omonimo del santo, il comandante di reparto Antonio Currao. Le parole di Don Antonio, precedute da quelle introduttive di Pippo Capellupo, hanno fatto il resto in una celebrazione vissuta “all’aria”, dove la brezza e i raggi solai hanno accarezzato strette di mano, sorrisi, nuove conoscenze, in un clima semplice, spontaneo e i pura solidarietà umana, grazie alla felice idea di Pippo capelluto e del comitato della Pro Loco di vivere in maniera diversa la celebre solennità del santo a cui tanti cittadini catanzaresi sono particolarmente devoti.