portale della Chiesa del Monte


la locandina


del 14.06.06

Iniziativa della Pro Loco

Manifestazioni civili e religiose in occasione della festività

Offerto il pane di Sant’Antonio

Massiccia partecipazione di fedeli e curiosi alle cerimonie sia religiose che civili organizzate ieri pomeriggio in occasione della festività di Sant’Antonio da Padova.

Nella chiesa del Monte dei Morti, alle ore 18, l’arcivescovo metropolita mons. Antonio Ciliberti ha presieduto il rito eucaristico. Al termine della messa, si è svolta la processione dell’effige del Santo. Il corteo si è mosso nelle vie principali dello storico quartiere di Pianicello.

Nel quadro delle manifestazioni civili organizzate in concomitanza dei riti religiosi, la Pro Loco “Città di Catanzaro”, ha provveduto all’allestimento degli stand dei panificatori cittadini che hanno offerto ai presenti il pane.

Gli stand sono stati allestiti lungo la strada che porta alla chiesa del Monte fin dal primo pomeriggio, e durante la processione del Santo, in Laghetto Educandato (dove ha sede la Pro Loco) il corteo si è fermato e la banda musicale ha eseguito per i fedeli alcune arie.

Il pane offerto dai panificatori è stato benedetto dall’arcivescovo Ciliberti e, quindi, successivamente distribuito ai presenti.

L’iniziativa ha fatto registrare un particolare successo, e ben presto intorno ai “gazebo” si è determinata una vera e propria ressa.


del 14.06.06

Festa e processione nella Chiesa del Monte

Sant’Antonio celebrato in centro con la distribuzione del pane

Come è ormai tradizione, ieri pomeriggio, in occasione delle celebrazioni in onore di Sant’Antonio da Padova, la Pro Loco Città di Catanzaro, nel quadro delle manifestazioni civili, ha partecipato con la tradizionale iniziativa dell’allestimento degli stand dei panificatori cittadini che offriranno ai presenti il pane.

La manifestazione civile ha avuto inizio nella via che porta alla storica chiesa del Monte dei Morti, in pieno centro storico, dove alle 18 è stata celebrata la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo della Diocesi Metropolitana di Catanzaro Squillace, monsignore Antonio Ciliberti.

Al termine della Messa, la processione del Santo per lo storico quartiere del Pianicello con sosta del Santo in laghetto Educandato (sede della Pro Loco), dove la Banda musicale si è esibita per i fedeli. È seguita la benedizione del pane offerto dai panificatori da parte dell’arcivescovo Ciliberti e la successiva distribuzione del pane ai presenti.

 


del 14.06.06

Celebrato Sant’Antonio da Padova con la benedizione dei pani e una processione per le vie del centro storico.

Tra fede religiosa e tradizioni storiche

Per la ricorrenza la Pro Loco ha organizzato mostre e stand espositivi

 Il rito si ripete. E chiama a raccolta i fedeli che insieme pregano e si affidano alla Grazia di Dio, nel giorno in cui la comunità cattolica onora Sant’Antonio di Padova, il grande taumaturgo. La città lo celebra. E alla chiesa del Monte tradizione vuole che alla Santa Messa pomeridiana, ieri officiata dall’arcivescovo metropolita Antonio Ciliberti, segua la benedizione dei pani. Proprio per rendere ancora più chiaro l’esempio lasciato in eredità dal giovane che divenne Santo e che dopo la morte legò indissolubilmente il suo ricordo al pane, per un miracolo. Il Santo - si tramanda – riportò in vita un bambino annegato nella vasca da bagno. La madre aveva promesso di offrire ai poveri tanto pane per il peso del bambino, se questo fosse scampato alla morte.

Nacque così la tradizione di offrire nel giorno di Sant’Antonio, il pane benedetto alle famiglie, agli ammalati, ai bisognosi. Così ieri è stato fatto. Volontà di fede, questa, letta da frate Amedeo, rettore del convento dei frati minori Cappuccini della Chiesa del Monte, come il bisogno dei cristiani di recuperare il contatto con i Santi. “Grandi – dice – non perché hanno fatto miracoli, ma perché sono state persone umane, che hanno amato e hanno sperato”. Come Sant’Antonio. L’indirizzo pastorale parte da qui: un messaggio di speranza e di condivisione in un cammino teso a riappropriarsi dei valori che realmente contano in questa vita, di sussidiarietà e altruismo, seguendo il Vangelo e la parola di Dio. La benedizione del pane – messo a disposizione dai panificatori Muleo e Sino poli e dal market Muraca – è dunque il gesto simbolico che racchiude il senso di questo rito, in verità caratterizzato ieri, anche dalla processione nel centro storico fino in piazza Educandato, luogo cui l’arcivescovo Ciliberti si è fermato ed insieme ai fedeli ha pregato ancora una volta. E ha dato loro la benedizione in una piazzetta colorata dai damaschi appesi alle finestre degli antichi palazzi, illuminata dalla luce tenue delle candele. Primo segno, le stoffe sventolanti, di un coinvolgimento certo religioso ma anche culturale e sociale che si perde nella storia della città.

Voglia di partecipazione di cui la Pro Loco si è fatta portavoce, programmando e realizzando assieme alla Tredicina religiosa le attività “civili”: partendo dalla mostra fotografica dell’associazione “La Lanterna”, passando per gli stand espositivi fino alla caratterizzazione delle strade del centro con i tradizionali tessuti, proprio come si usava fare una volta. “Questa ricorrenza – spiega infatti Giorgio Ventura, presidente della Pro Loco di Catanzaro – ha per la nostra città un valore storico e culturale che non può andare disperso. Non possiamo non offrire perciò il nostro contributo. Vorremmo che anche le altre Istituzioni cittadine, ci fossero vicine, come lo è stato l’assessorato provinciale alle Attività produttive diretto da Pippo Capellupo. Non chiediamo soldi, ma la condivisione del nostro progetto di valorizzazione e di conservazione delle tradizioni della città capoluogo”. Catanzaro onora così Sant’Antonio e un sentimento profondo di fede religiosa.

 


del 15.06.06

I cappuccini in festa alla chiesa del Monte

Un intero quartiere in festa per festeggiare il Santo di Padova. Chiesa stracolma di gente e un via vai all’esterno. Questa l’atmosfera che si respirava nel centro storico, dove, presso la Chiesa del Monte è stata celebrata la festa in onore di Sant’Antonio.

Gazebo all’esterno per offrire ai passanti i tipici “mostaccioli”, dolci caratteristici di questa festa, ma non solo. La festa ha avuto inizio intorno alle 17 con la celebrazione della messa, alla presenza dell’arcivescovo dell’Arcidiocesi Catanzaro – Squillace monsignore Antonio Ciliberti, anche lui, festeggiato per il suo onomastico.

Al termine della santa messa ai fedeli è stato offerto il pane benedetto e poi tutti i presenti si sono aggregati alla processione svoltasi nel centro storico e più precisamente nel quartiere Pianicello.

Una festa curata nei minimi particolari, con il pane offerto ai presenti dai panettieri Muleo, Sino poli e dal market Muraca, con la banda musicale che per l’intero quartiere ha suonato motivi religiosi, con la collaborazione dell’associazione fotografica “La Lanterna” che ha offerto la visione della mostra fotografica “Città di Catanzaro antica ed antichi mestieri”. Tutto ciò organizzato dal convento dei minimi frati Cappuccini con la Pro Loco di Catanzaro.

“Da anni collaboriamo con il convento dei minimi frati Cappuccini – ha sottolineato il presidente della Pro Loco Giorgio Ventura – per dare il nostro contributo alla valorizzazione di antichi riti, fra questi, appunto, la manifestazione in onore di Sant’Antonio da Padova dove abbiamo messo il nostro massimo impegno. Negli anni scorsi la processione era per l’intera città, ma quest’anno, a causa dei lavori su Corso Mazzini, attraversiamo solo Pianicello”.

Una festa durata fino alle 20, durante la quale gli sguardi di tutti erano esclusivamente per quella statua avvolta nelle orchidee bianche che rappresentava Sant’Antonio, un santo amato ed ammirato in tutto il mondo, per i numerosi miracoli, ma anche deve essere amato soprattutto per la sua capacità di riportare alla figura di Gesù Cristo e del Vangelo, ha concluso Padre Amadeo.

Se...

Se credi che il perdono va più lontano della vendetta,
se sai cantare la felicità degli altri e danzare la loro allegria,
se credi che l’amore è la sola forza di discussione,
se sai accettare la critica e farne tesoro
senza respingerla e difenderti,
se sai accogliere e adottare un parere diverso dal tuo,
se ti schieri dalla parte del povero e l’oppresso
senza considerarti un eroe,
se la collera è per te debolezza e non forza,
se preferisci subire un torto che farlo a qualcuno,
se credi che la pace è possibile tra genti di buona volontà,
se puoi ancora ascoltare il disgraziato che ti fa perdere tempo
e sai donargli un sorriso,
se ti sforzerai ogni giorno di togliere qualche "se"
per sostituirlo con decisa affermazione…

Allora sarai il Falò che arde sul monte,
e che illumina le strade del mondo:
e sarai canto ed aurora di un più chiaro mattino.

(Tratto da Il Pane di S.Antonio)